lunedì 7 maggio 2007

50 e 50 per fare riflettere

Assolutamente d'accordo co la proposta 50 e 50 perchè la ritengo una forte provocazione che spero riesca ad aprire una profonda riflessione nella gente. Spero che si cominci a dialogare, pensare, litigare su questo argomento, l'importante è che si riparli in modo pubblico e politico della questione di genere che sembra caduta nel silenzio. Un silenzio sicuramente in parte frantumato dalle donne l'anno scorso con la poderosa manifestazione a Milano di USCIAMO DAL SILENZIO, mi auguro che questo sia l'inizio a Padova di un altrettanto silenzio interotto. Spero che fra noi giovani donne si cominci a parlare, riflettere, confrontarsi su quello che oggi significa essere donne, a mio parere proprio in questo modo potrebbe nascere qualcosa di nuovo, dal nostro dialogo e incontro. Noi giovani donne a lungo siamo state assenti da queste tematiche, dal riflettere e confrontarci.
Per i banchetti do tutta la disponibilità possibile.
A tutte un invito, se ancora non lo conoscete, a visitare il sito www.usciamodalsilenzio.it
Ciao a tutte

1 commento:

laura cogo ha detto...

cara Smeralda, concordo con te della necessarietà che LE DONNE RITORNINO A METTERE ALL'ORDINE DEL GIORNO IL PROBLEMA DELLA DEMOCRAZIA PARITARIA. Il problema è secondo me che ultimamente su questo discorso sono emerse tante voci di donne e politiche che sono contrarie all'uso delle quote...o forse i media hanno dato più voce alle donne che sono contrarie alle quote??? le avranno mica SOVRARAPPRESENTATE? interessante punto di domanda....
Quindi non solo ritornare a parlare della cosa in sede politica, ma anche e soprattutto ritornare a confrontarsi TRA DONNE sui motivi e i perchè di questa (a mio avviso) necessaria AZIONE AFFERMATIVA. Prima di tutto quindi sarebbe necessario costituire una tavola di discussione VIVA E PARTECIPATA tra donne, di tutti i versanti politici,magari già solo a livello locale padovano, perchè si possa ritrovare quel filo rosso, comunanza di interessi STRATEGICI che ci accomuna tutte, in quanto donne e in quanto sistematicamente fuori dai luoghi di potere... che dici?
Laura