giovedì 31 maggio 2007

APRIAMO UN CONFRONTO TRA DONNE

Ciao a tutte.
Come già avevo detto ad alcune di voi, col mio circolo abbiamo pensato di aprire uno spazio di riflessione e confronto tra donne.
Vi incollo il comunicato qui sotto.
Aspettiamo anche voi!!
Tati

APRIAMO UN CONFRONTO TRA DONNE

In quest’ultimo periodo stanno accadendo fatti che ci hanno spinte a fare alcune riflessioni in quanto donne. A Padova l’ordinanza di Zanonato contro la prostituzione ha fatto tornare alla ribalta discorsi vecchi e triti sulla morale, il senso del pudore, l’uso dei corpi delle donne. A livello nazionale il Family Day e la Conferenza nazionale sulla famiglia ci riportano indietro di decenni rispetto al ruolo delle donne nella società e nella famiglia.
È la prosecuzione coerente degli attacchi degli ultimi anni alla nostra libertà e autodeterminazione, il cui esempio peggiore è stata la legge 40 sulla procreazione assistita, in occasione della quale non pochi sono stati i tentativi di minacciare il diritto all’aborto, conquistato con anni di lotte. È una prosecuzione coerente nonostante il governo all’epoca fosse di destra, perché purtroppo sembra che, rispetto a certe tematiche, non siano più così grandi le differenze tra la destra e la sinistra, soprattutto quella cattolica.
Una certa sinistra si sta appunto sempre più prostrando ai piedi della Chiesa, che sembra ormai riesca a fare il bello e il brutto tempo in un mondo politico che dovrebbe essere laico. Il potere del Vaticano ha in effetti un ruolo fondamentale in tutto quello che sta accadendo, ma sembra che molti non se ne accorgano o si rifiutino di ammetterlo. Quel potere però non esiste di per sé, ma proprio perché le istituzioni lo permettono, perché rinunciano vergognosamente al loro ruolo costituzionale, che è quello di operare indipendentemente e laicamente.
In tutto ciò forse nemmeno le donne si accorgono che la loro libertà è minacciata: i discorsi sulla famiglia e i suoi diritti implicano, ormai apertamente, la centralità del ruolo di cura, che continua ad essere visto come tipicamente femminile; le dichiarazioni sulla vita e i diritti dell’embrione sottintendono la limitazione della salute della madre e così via.
Pensiamo che le donne debbano avere un ruolo centrale nel contrastare tali derive della politica (istituzionale e non), ma vorremmo capire quale ruolo. Cosa vogliamo? Quali sono le nostre priorità nell’agenda politica cittadina e nazionale?
Per rispondere a queste domande, per trovarne altre, per vederci in faccia e confrontarci, invitiamo ad una discussione collettiva le donne delle varie realtà padovane e tutte coloro
che sentano come noi la necessità di approfondire questi temi.
Incontriamoci

LUNEDÌ 4 GIUGNO alle 21
nella Sala ex Dazio
in Riviera Paleocapa 98

Circolo Lesbico Drasticamente

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